Alla scoperta dei manufatti della Prima Guerra Mondiale
cartina allegata:
Inserita sotto l’aletta, la riproduzione di due cartine originali del Regio Esercito Italiano riguardanti i lavori della rete stradale durante il periodo bellico.
Prezzo: euro 20,00
Libro disponibile per l’acquisto online e presso le biglietterie del Museo della Guerra Bianca in Adamello (Temù BS) e del Forte Montecchio Nord (Colico LC)
Un volume dedicato a 28 suggestivi itinerari storico-escursionistici tra le montagne lombarde, teatro degli avvenimenti di una guerra che ha profondamente segnato un'epoca. I testi del volume sono completati da una ricca documentazione fotografica a colori dell'autore e da un'interessante raccolta iconografica d’immagini d'epoca facenti parte dell'archivio storico del Museo.
La porzione più occidentale del fronte italo-asburgico della Prima Guerra Mondiale coinvolse il margine orientale del territorio Lombardo, per una profondità di alcune decine chilometri e un'ampiezza di oltre 170. Si tratta di un territorio montuoso, prevalentemente di media e alta quota: fu qui che ebbero luogo le battaglie più alte della Grande Guerra, fu qui che la guerra trovò una connotazione tanto specifica da meritare, fin da allora, il nuovo appellativo di "Guerra Bianca".
In molte zone di pianura, dove certamente le battaglie furono più cruente, i segni della guerra sono stati da tempo cancellati dalla volontà di ricostruire, dal desiderio di riprendere a vivere e a coltivare dopo la distruzione di campi, case e vite umane. Nei territori di media e alta quota dell'arco alpino le profonde ferite lasciate dalla guerra non sono ancora completamente rimarginate, sebbene stiano scomparendo nel lento ma inesorabile processo della natura che, via via, si riprende postazioni, trincee, baracche e tutti i ricordi che questi manufatti rappresentano e custodiscono.
Il volume di Walter Belotti, socio fondatore e oggi Presidente e Direttore Amministrativo del Museo della Guerra Bianca in Adamello, ci aiuta nel recuperare con curiosità e passione un tassello di storia e di umanità da non perdere: questa guida offre infatti al lettore diverse possibilità per la riscoperta di manufatti e frammenti di storia disseminati lungo l'ex linea di confine della Prima Guerra Mondiale in territorio lombardo. Steso con linguaggio efficace e facilmente comprensibile, il volume fornisce al lettore numerosi spunti per la corretta lettura delle tracce lasciate dalla guerra.
E proprio per la vastità del territorio e la ricchezza delle testimonianze materiali che vi si trovano, il volume – insieme al primo – non pretende di esaurire la presentazione di tutto il patrimonio presente. Anzi, non può che essere tra i primi di una collana che, con gli anni, potrà accompagnare gli appassionati delle nostre montagne alla scoperta di nuovi itinerari attraverso i luoghi della memoria.
Luoghi e manufatti che costituiscono un'eredità pesante, costata immani fatiche di sudore e di sangue da parte dei contendenti di entrambi gli eserciti in lotta, uomini delle stesse montagne divisi da un confine, una linea ideale che divenne di ghiaccio, roccia e filo spinato. Oggi, proprio grazie agli interventi di salvaguardia che da tempo si stanno attuando con tale spirito di collaborazione e con le indicazioni storiche e di percorso come quelle contenute in questo volume, è possibile rivisitare le vecchie linee di confine con la coscienza di cosa esse siano state e apprezzare la tecnica dell'uomo che seppe sfruttare le diverse pieghe della montagna per costruire strade e ricoveri, la maestria del semplice muratore che, vestito da soldato, con la sola e perfetta posa di pietre a secco seppe realizzare opere militarmente importanti, ma soprattutto splendide e perfettamente integrate nell'ambiente e che hanno saputo resistere non solo alla furia dei combattimenti ma anche al successivo, lungo, abbandono.
Il volume propone con una formula nuova e avvincente un viaggio nella storia del territorio lombardo e delle sue genti. La meticolosa scoperta, l'approfondito studio e l'attenta valorizzazione dei segni della Prima Guerra Mondiale presenti come ferite sulle nostre montagne, consentono oggi di proporre un nuovo modo di fare turismo e cultura, insieme. Oltre a rivolgere l'attenzione alle preziose valenze paesaggistiche di una natura che spazia dalle tiepide acque del Lago di Garda ai perenni ghiacciai dello Stelvio, e inseguire le tracce di architettura militare lasciate con umiltà in ogni anfratto delle montagne contese, questo testo propone un modo di frequentare il territorio fatto di maggiore attenzione ai particolari e di grande rispetto per il lavoro, la fatica e i sacrifici che questi manufatti portano con sé. Ogni percorso proposto nel volume reca un proprio specifico inquadramento storico, sì da dar voce alla gran moltitudine di manufatti militari che vi si incontrano. Le testimonianze della Grande Guerra combattuta in Lombardia sono infinite: ogni strada, ogni sentiero, ogni trincea o muretto di sassi narra la storia di uomini, italiani, austriaci, ungheresi, persino russi, costretti a lasciare la propria terra, la propria casa, i propri affetti, per combattere una guerra insensata che essi stessi non erano in grado di comprendere. Oggi spetta a noi, che possiamo e dobbiamo muoverci sul territorio con una nuova consapevolezza, interpretare questi manufatti e saper leggere questa storia sia come momento di crescita culturale, sia e soprattutto quale momento di profonda riflessione.
Sommario:
pag. 8 | Prefazione |
pag. 10 | Introduzione |
pag. 18 | Il Museo della Guerra Bianca in Adamello e il Parco Culturale Integrato «La Guerra Bianca: il suo territorio, le sue genti» un modello per la tutela e valorizzazione del Patrimonio Storico della Prima Guerra Mondiale |
pag. 28 | La sistemazione difensiva dal Passo dello Stelvio al lago di Garda nel documento del Comando del Genio del III° Corpo d’Armata |
pag. 56 | Inquadramento geografico degli itinerari |
pag. 57 | Gli itinerari |
pag. 58 | 1) Dal Passo dello Stelvio al Monte Cristallo |
pag. 70 | 2) Dal Passo dello Stelvio allo Scorluzzo e Filone del Mot |
pag. 80 | 3) Dalla III Cantoniera al Monte Braulio, Radisca e alle Corne di Radisca |
pag. 92 | 4) Dalla IV Cantoniera alle Rese di Scorluzzo |
pag. 102 | 5) Dalla II Cantoniera alle Buse |
pag. 112 | 6) Da San Nicolò Valfurva al Passo dell’Ablés |
pag. 122 | 7) Dalle Torri di Fraele al Monte delle Scale |
pag. 134 | 8) Da Frontale alla Rupe di Pravadina |
pag. 140 | 9) Dal Passo Paradiso al Passo di Lagoscuto |
pag. 150 | 10) Dal Passo del Paradiso alla Cima del Monticelli |
pag. 158 | 11) Un anello intorno al Rifugio Bozzi passando per l’Albiolo e L’Albiolino |
pag. 166 | 12) Dal Passo del Tonale alla Cima delle Casaiole |
pag. 174 | 13) Da S.Apollonia alla Cima Bleis di Somalbosco |
pag. 184 | 14) Da Vezza d’Oglio alla Cresta Salì |
pag. 194 | 15) Dal Mortirolo alla Cima Varadéga |
pag. 200 | 16) Da Rino di Sonico a Greano |
pag. 212 | 17) Da Landò al Piz Tri |
pag. 224 | 18) Da Monte al Poggio della Croce |
pag. 234 | 19) Dal Passo del Vivione al Passo di Valbona o del Gatto |
pag. 242 | 20) Dalle Case di Val Paghera al Passo della Rossola |
pag. 250 | 21) Dalla località Scalassone alla Cima Galliner |
pag. 258 | 22) Dal Rifugio Nikolajewka al Passo di Serosine |
pag. 264 | 23) Tra il Monte Colombine e il Monte Dasdana |
pag. 274 | 24) Da Anfo alle pendici del Monte Censo |
pag. 282 | 25) Dal Passo del Maré al Forte di Cima dell’Ora |
pag. 290 | 26) Al Forte di Valledrane |
pag. 300 | 27) Dal Dossone al Monte Stino |
pag. 306 | 28) Dal Passo di Tremalzo alla Malga Alpo di Bondone |
pag. 316 | Bibliografia |
pag. 319 | Biografia dell'autore |
La Grande Guerra sugli Altipiani, sul Carso e sul Grappa nei diari di un soldato del Genio
carta allegata:
Inserita sotto l’aletta, la riproduzione a colori del prospetto panoramico visto dai monti Berici – dal Lago di Garda a N/O alle prealpi carniche a N/E –, realizzato dalla Sezione Fotografica inglese nel 1918.
Libro disponibile per l’acquisto online e presso le biglietterie del Museo della Guerra Bianca in Adamello (Temù BS) e del Forte Montecchio Nord (Colico LC).
Oscuri eroi colla fronte impastata di sudore è la sorprendente testimonianza della Prima Guerra Mondiale narrata in “presa diretta” da Giovanni Biondi, un cassiere contabile di banca, mite, scrupoloso, schivo di onori, animato da profonda fede cattolica e di sinceri sentimenti patriottici: un soldato come tanti, arruolato nel Genio Zappatori e gettato nel vortice del conflitto. Racchiude fatti e riflessioni di un’esperienza di guerra vissuta in prima persona, annotati ogni giorno sulle pagine di quattro taccuini rimasti in un cassetto per quasi cento anni e donati dalla figlia dell’autore al Museo della Guerra Bianca. Dalla non facile lettura e trascrizione dei manoscritti sono riemerse le vicende quotidiane di questo soldato: le sfiancanti marce di trasferimento; la fatica nel duro lavoro di scavo, costruzione, corvée; l’intima soddisfazione per le opere compiute; gli sfibranti disagi della fame, sete, sonno, freddo, pioggia; i lieti momenti del riposo e il sollievo per lo scampato pericolo; il dramma dei profughi e la malinconia dei villaggi distrutti e abbandonati; il fascino dei razzi luminosi, delle evoluzioni aeree e la dolce poesia della natura; la devastante violenza dei bombardamenti e il dolore per i compagni caduti; lo scoramento delle sconfitte e la determinazione a resistere; la rassegnata obbedienza al dovere e l’incontenibile entusiasmo nei giorni del novembre 1918 fanno da filo conduttore di una trama che intreccia le molteplici sfumature di una guerra che ha visto protagonisti anche i soldati del Genio, “oscuri eroi” che operarono spesso lontani dalle luci della ribalta – e per questo piuttosto trascurati dalla storiografia – ma che in realtà, al pari dei commilitoni di fanteria e di altre armi, parteciparono con straordinario spirito di abnegazione allo svolgimento dei gravosi incarichi ricevuti, troppe volte pagando con il sacrificio della vita.
Impreziosito da oltre 260 fotografie dell’epoca, per buona parte inedite, e da 28 schizzi dello stesso autore dei diari, il libro è completato da diverse note di approfondimento che contestualizzano alcuni fatti storici narrati, illustrano alcuni luoghi descritti, chiariscono il significato di alcune parole ormai cadute in disuso e/o agevolano la comprensione di termini tecnici.
Giovanni Biondi nasce a Malegno (BS) il 23 giugno 1886. Dopo aver compiuto gli studi fino alla quinta classe del Regio Ginnasio di Lovere (BG), all’età di 15 anni inizia a lavorare come impiegato presso un istituto di credito di Darfo (BS), il paese della Valle Camonica dove risiede.
Il 24 maggio 1915, con l’ingresso del Regno d’Italia nella guerra che già da quasi un anno imperversa in Europa, il ventinovenne Giovanni Biondi a seguito della mobilitazione generale è richiamato a Pavia presso il Deposito del 1° Reggimento Genio Zappatori. Aggregato alla 40ª Compagnia di nuova formazione, dopo alcuni mesi di addestramento il 10 aprile 1916 parte per il fronte. Le vicissitudini della guerra, iniziata col grado di Sergente, portano il geniere camuno a operare in quasi tutte le zone più “calde” del fronte Italo-austriaco. Dapprima sugli Altipiani lungo la linea di confine tra il Veneto e l’allora Trentino asburgico, dove tra l’altro partecipa alla drammatica difesa di Monte Maggio, investito dalla travolgente offensiva austro-ungarica del maggio-giugno 1916, poi sul massiccio del Novegno e nei dintorni delle valli d’Astico e Posina. Alla fine di agosto di quello stesso anno, invece, dopo aver da poco iniziato i lavori di rafforzamento delle posizioni sulle pendici del Pasubio, è richiamato a Verona per frequentare il Corso Allievi Ufficiali del Genio. Terminato il corso, agli inizi di febbraio del 1917Giovanni Biondi viene assegnato alla 46ª Compagnia, anch’essa inquadrata nel 1° Reggimento Genio Zappatori, con la quale, dopo aver atteso alle opere di difesa campale in alta Val Posina (periodo in cui ottiene la promozione al grado di Sottotenente), verso la metà di luglio si trasferisce sul Carso, “l’arido e fosco campo della morte” dove la guerra assurta a proporzioni industriali si manifesta in tutta la più devastante violenza, dalla cui nefasta spirale neppure Biondi ne esce immune, allorché, durante le prime fasi dell’Undicesima Battaglia dell’Isonzo, rimane gravemente ferito dall’esplosione di una granata avversaria. Dopo quasi due mesi di degenza in diversi ospedali e altri due trascorsi presso il Deposito Convalescenziario di Treviglio, il 23 dicembre 1917 Giovanni Biondi rientra volontario alla 46ª Compagnia. Promosso Tenente, nel primo semestre del 1918 opera con quest’ultima in Val Lagarina nei settori di Serravalle-Fortini e Zugna, poi sul Grappa e, infine, nuovamente sugli Altipiani, dove conclude l’esperienza di guerra prendendo parte all’offensiva finale del novembre 1918.
Per l’esemplare contegno tenuto nel corso del conflitto, Giovanni Biondi ottiene diversi riconoscimenti, tra questi la Medaglia d’Argento al valor militare conseguita per i fatti d’arme di Selo (Carso) il 18-24 agosto 1917.
Nel dopoguerra Biondi riprende il lavoro di funzionario presso la filiale di Darfo dell’Unione Bancaria Nazionale, dove assume ruoli sempre più rilevanti, così come contemporaneamente riveste importanti incarichi civili nelle varie realtà amministrative, benefiche e culturali della cittadina camuna. Sempre nel primo periodo postbellico, il 1° settembre 1921 si sposa con Celestina Benvenuta Abondio, dal cui matrimonio nascono tre figli: Margherita (1922), Giovanni (1923) e Domenico Augusto (1925).
Giovanni Biondi, dopo “breve e violenta malattia”, si spegne nella sua Darfo il 16 ottobre 1928 alla prematura età di 42 anni.
pag. 5 | Ringraziamenti |
pag. 7 | Prefazione |
pag. 11 | “s’incamminano taciti e curvi sotto il peso dei materiali pel lavoro” Dai taccuini al libro: elaborazione e obiettivi di una memoria senza tempo |
pag. 25 | Avvertenze |
pag. 25 | Referenze iconografiche |
pag. 27 | LE BATTAGLIE DEGLI ALTIPIANI (10 aprile - 1 settembre 1916) |
pag. 185 | IL RITORNO SUGLI ALTIPIANI (1 febbraio - 17 luglio 1917) |
pag. 199 | LA DOLOROSA PARENTESI DEL CARSO (17 luglio 1917 - 14 febbraio 1918) |
pag. 293 | IL TERZO ANNO DI GUERRA SUGLI ALTIPIANI (14 febbraio - 31 dicembre 1918) |
pag. 447 | Stato di servizio |
pag. 453 | Bibliografia |
pag. 455 | Il Museo della Guerra Bianca in Adamello |
Massimo Peloia
Tonale 1915
Il primo anno della Guerra Bianca sul fronte dell’Adamello dai documenti dei comandi militari italiani e austro-ungarici
pp. 528, ill., 2025 (prima edizione), Museo della Guerra Bianca in Adamello
Prezzo: € 30,00
John Ceruti, Marco Ghizzoni
Museo della Guerra Bianca in Adamello
Cinquant’anni di attività “per non dimenticare” 1974-2024
pp. 136, ill., 2024, Museo della Guerra Bianca in Adamello
Prezzo: € 15,00
Lorenzo Barco
Le posizioni altissime nel gruppo dell'Ortler - 1915 – 1917
Cenni sulle occupazioni e sulle sistemazioni di alta montagna
pp. 180, ill., 2021, Museo della Guerra Bianca in Adamello
Prezzo: € 28,00
Walter Belotti, Mauro Ezio Cavalleri, Amerigo Pedrotti, Massimo Peloia
I cimiteri militari della Guerra Bianca sul fronte dell’Adamello
Volume 1 e 2
pp. 904, ill., 2020, Museo della Guerra Bianca in Adamello
Prezzo: € 40,00
Walter Belotti, John Ceruti
A Ferro e Fuoco
Il bombardamento di Ponte di Legno. 27 Settembre 1917
pp. 40, ill., 2017, Museo della Guerra Bianca
Prezzo: € 5,00
Amerigo Maroni
Quando il buon Dio volle...
1917-1918 Il ripiegamento al Grappa e la prigionia in Austria nelle memorie di un alpino dalignese del battaglione Valcamonica
a cura di Mauro Ezio Cavalleri, Walter Belotti e John Ceruti - pp.256, ill., 2017, Museo della Guerra Bianca
Prezzo: € 17,00
Alberto Cavaciocchi
L’impresa dell’Adamello
Stato Maggiore della 5ª divisione di fanteria: aprile / maggio 1916
a cura di Paolo Marini - pp.439, ill., 2016, Museo della Guerra Bianca
Prezzo: € 23,00
docufilm
Guerra Bianca
Storia e memoria nei luoghi della Grande Guerra in Lombardia
cofanetto con dvd, durata 68’, 2015, Teamitalia
Prezzo: € 15,00
Giovanni Biondi
…Oscuri eroi colla fronte impastata di sudore
La Grande Guerra sugli Altipiani, sul Carso e sul Grappa nei diari di un soldato del Genio
a cura di W. Belotti e M.E. Cavalleri - pp. 464, ill., 2014, Museo della Guerra Bianca
Prezzo: € 23,00
Antonio Trotti
Alla scoperta della Frontiera Nord
Otto spunti di turismo storico-militare tra Varese, Como, Lecco, Sondrio e Canton Ticino
pp. 103, ill., 2013, Museo della Guerra Bianca
Prezzo: € 10,00
Antonio Trotti
Le grandi opere in caverna della Frontiera Nord
I sistemi difensivi e le grandi opere fortificate in Lombardia tra l’Età Moderna e la Grande Guerra – 2
pp. 303, ill., 2011, Museo della Guerra Bianca
Prezzo: € 20,00
Antonio Trotti
Arturo, il ghiro artigliere
(libro disponibile in tre versioni: italiano, tedesco, inglese)
pp. 39, ill., 2011, Museo della Guerra Bianca
Prezzo: € 5,00
AA.VV.
La valorizzazione delle fortezze moderne dell’arco alpino
Atti della giornata di studio - Forte Montecchio Nord, Colico - Domenica 18 ottobre 2009
a cura di Antonio Trotti, pp. 95, ill., 2011, Museo della Guerra Bianca
Prezzo: € 10,00
Elio Parsani, Rowena Brissoni
Adamello - Ortigara - Grappa
Lettere dalla Grande Guerra dei fratelli Antonio, Piero e Vittorio Leidi
pp. 304, ill., 2011, D. & C. Povinelli
Prezzo: € 50,00
Walter Belotti
Le batterie corazzate
I sistemi difensivi e le grandi opere fortificate in Lombardia tra l’Età Moderna e la Grande Guerra – 1
pp. 242, ill., 2009, Museo della Guerra Bianca
Prezzo: € 20,00
Walter Belotti
Dallo Stelvio al Garda (vol. II)
Alla scoperta dei manufatti della Prima Guerra Mondiale
pp. 319, ill., ed. 2005, Museo della Guerra Bianca
Prezzo: € 20,00
Walter Belotti
Dallo Stelvio al Garda (vol. I)
Alla scoperta dei manufatti della Prima Guerra Mondiale
pp. 279, ill., 2004, Museo della Guerra Bianca
Prezzo: € 20,00
Walter Belotti
Le testimonianze della Grande Guerra nel settore bresciano del Parco Nazionale dello Stelvio
pp. 136, ill., 2001, Museo della Guerra Bianca in Adamello
Prezzo: € 8,00
Presentazione del libro che racconta “in presa diretta” la testimonianza della Prima Guerra Mondiale vissuta da un soldato del Genio
Si terrà sabato 31 maggio alle ore 17:00 presso la Biblioteca “Margherita Biondi” di Darfo Boario Terme (Bs) la presentazione ufficiale del volume “…OSCURI EROI COLLA FRONTE IMPASTATA DI SUDORE - La Grande Guerra sugli Altipiani, sul Carso e sul Grappa nei diari di un soldato del Genio“ scritto da Giovanni Biondi e pubblicato dal Museo della Guerra Bianca in Adamello a cura di Walter Belotti e Mauro Ezio Cavalleri.
La presentazione sarà introdotta dalla professoressa Bice Galbiati Grillo.
In allegato qui di seguito potete trovare il programma della prima Borsa europea del Turismo della Grande Guerra che si terrà a Gorizia il 23/24/25 maggio 2014 in cui trovate la mappa dei luoghi dove si svolgerà la manifestazione, la disposizione degli spazi espositivi all'interno della tensostruttura e l’elenco degli espositori con la denominazione dell’ente e le informazioni di contatto.
Per ulteriori informazioni potete visitare il sito: www.turismograndeguerra.it
Scarica la locandina [file pdf 228k]
La visita inizia ad ogni ora e dura 50 minuti c.a; l’apertura è continuata fino all’orario di chiusura che si riferisce all’inizio dell’ultima visita.
Il servizio di accompagnamento con nostri operatori qualificati, obbligatorio per motivi di sicurezza, è gratuito.
Per gruppi organizzati e scolaresche, il Forte è visitabile tutto l’anno, su prenotazione, concordando l’apertura e l’accompagnamento contattando la segreteria del Forte al numero +39 0341 940322 oppure il responsabile Stefano Cassinelli, al numero 338 5926220.
Il servizio di accompagnamento con nostri operatori qualificati, obbligatorio per motivi di sicurezza, ha un costo di € 65,00 a gruppo (massimo 25) oltre al normale prezzo del biglietto individuale.
via Forte di Fuentes, 24 - 23823 Colico (LC)
telefono: +39 0341 940322
email:
Tutte le informazioni su aperture e tariffe di Forte di Fuentes su www.fortedifuentes.it
Edizione Museo della Guerra Bianca in Adamello, Colico 2011
Note: disponibile per l'acquisto ON-LINE
Prezzo € 5,00 (più spese di spedizione)
Caratteristiche del volume:
Titolo: «Arturo, il ghiro artigliere»
Collana: Piccoli e Forti
Autore: Antonio Trotti
Illustrazioni: Elisabetta Pica
Edizione: Museo della Guerra Bianca in Adamello
Anno edizione: 2011 (1° edizione)
Formato: Brossura – cm. 15 x 21
Copertina: Cartoncino semirigido con alette
Pagine: 39
Immagini: Sì
Lingua: Il volume è pubblicato in tre versioni: italiano, tedesco e inglese
ISBN: 9788890452277
Peso: gr. 130
Prezzo: euro 5,00
Piccoli e Forti è una collana di opuscoli di supporto alla didattica rivolti agli studenti delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado. Introduce al patrimonio storico-militare della Lombardia con storie accattivanti, semplicità di linguaggio e ricchezza di dettagli storici, tecnico-scientifici, ambientali e paesaggistici.
via alle Torri, 8 - 23823 Colico (LC)
telefono: +39 0341 940322
email:
Tutte le informazioni su aperture e tariffe di Forte Montecchio Nord su www.fortemontecchionord.it