La difesa del Lario,forti e altre opere difensive della Prima Guerra Mondiale nelle Province di Sondrio, Lecco e Como
Percorso di turismo culturale integrato
Il progetto, predisposto dal Museo in risposta bando 2009 sulla legge regionale 35 del 1995, vede come capofila il Consorzio Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola e le tre provincie di Como, Lecco e Sondrio quali partner.
Il progetto, finanziato al 50% dalla Regione Lombardia, è stato avviato nel novembre del 2009.
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I sistemi difensivi e le grandi opere fortificate alpine in Lombardia tra Napoleone e la Grande Guerra
studio, rilevazione, mappatura e georeferenzazione per un piano integrato di valorizzazione delle fortificazioni contemporanee lombarde
Il lavoro svolto dal Museo in collaborazione e con il sostegno della Regione Lombardia per il Parco Culturale Integrato della Guerra Bianca, unito all'analisi dei dati raccolti lungo il sistema difensivo Frontiera Nord, ha consentito di prendere coscienza in modo organico della presenza, sul territorio lombardo, di una grande quantità di siti di interesse storico-militare, uniti fra loro da una complessa rete di viabilità militare.
Tra i siti individuati vi è un cospicuo numero di grandi opere difensive permanenti (forti e altre strutture) riferibili alla tarda età moderna ed all'età contemporanea, in particolare alla Prima Guerra Mondiale.
La Linea Cadorna e il suo territorio
La Frontiera Nord come proposta di turismo culturale integrato
Il sistema difensivo italiano "Frontiera Nord", popolarmente noto come "Linea Cadorna", è un complesso quasi continuo di opere fortificate permanenti, semipermanenti e campali, disposto prevalentemente nel corso della Prima Guerra Mondiale, a protezione del territorio del Regno d'Italia al confine con la Confederazione Elvetica.
I manufatti e la viabilità che formano la Linea Cadorna, particolari per storia ed architettura, sono una ricchezza per i territori in cui sono inseriti e costituiscono un'attrattiva di prim'ordine per un turismo culturale consapevole e di qualità.
Negli anni tra il 1901 e il 1914, si approfondirono gli studi lungo l'intera Frontiera Nord e si diede avvio ad alcuni lavori di predisposizione degli sbarramenti di chiusura delle principali direttrici d'accesso alla Pianura Padana: fu così realizzato un insieme di capisaldi arretrati destinati ad accogliere batterie o sezioni di artiglieria pesante campale di medio calibro in postazioni a cielo aperto, il cui accesso era consentito da comode strade militari appositamente costruite.
Il fronte combattuto, dallo Stelvio al Garda
L'attuale confine amministrativo nord-orientale della Regione Lombardia era, nel 1915, il confine di Stato tra il Regno d'Italia, e l'Impero Austro-Ungarico: con la dichiarazione di guerra del 24 maggio, il tratto di confine dal Passo dello Stelvio al Lago di Garda fu uno dei fronti su cui si svolse il conflitto fra i due stati.
Nel corso della guerra al fronte lombardo fu assegnato un ruolo marginale a causa dell'asprezza del terreno che, posto perlopiù a media ed alta quota, non dava la possibilità di muovere grandi masse di soldati, come era invece previsto dalla dottrina bellica dell'epoca.
Su richiesta il Museo può fornire il servizio di accompagnamento storico agli itinerari di visita sul territorio:
Le attività svolte fondano il proprio rigore tecnico-scientifico sui risultati della costante attività di ricerca condotta sul campo da parte degli operatori del Museo, attività evidenziata anche da diverse pubblicazioni a carattere specialistico.
La garanzia della serietà del complesso delle attività del Museo è data dai numerosi riconoscimenti ottenuti da parte degli organi istituzionali.
Risultato dell'attività di ricerca e delle sue numerose applicazioni è il fatto che oggi il Museo svolge un ruolo trainante nello sviluppo di metodi e strumenti condivisi per la gestione dei Beni Culturali a carattere Storico-militare; metodi e strumenti tali da garantire la massima professionalità nelle attività di conservazione e valorizzazione del Patrimonio Storico.
A sostegno delle attività cui si è accennato il Museo ha a disposizione un'ampia biblioteca specializzata e un archivio cine-fotografico ove sono raccolte diverse migliaia di documenti e immagini sulla Grande Guerra in alta quota.
"I servizi di trasporto logistico in Adamello durante la Guerra 1915 - 1918". Si tratta di una selezione di quasi 120 fotografie d´epoca riguardanti i trasporti militari durante la prima Guerra Mondiale combattuta sul fronte dell´Adamello e quindi caratterizzato da condizioni ambientali alquanto particolari e praticamente uniche nell´intero arco del fronte.
La scelta e' stata fatta ponendo particolare attenzione verso le immagini meno note e maggiormente cariche di significato storico ed umano.
La mostra si sviluppa in più sezioni ognuna presentata da almeno un pannello introduttivo con notizie storiche dell´argomento trattato.
Si tratta di una selezione di 135 fotografie d'epoca riguardanti il paese di Ponte di Legno (BS) e le zone circostanti durante la prima Guerra Mondiale.
Le fotografie selezionate espongono fatti e situazioni verificatesi nell'arco dei quattro anni di guerra attorno all'abitato di Ponte di Legno, sottolineando aspetti non sempre conosciuti e ricchi di significato storico ed umano.
La mostra si sviluppa in tre sezioni che, pur essendo legate dal filo conduttore del titolo, possono anche essere considerate separatamente.
"1918: Uomini in guerra nell'anno della pace ", questo è il titolo di una mostra tematica realizzata dal Museo della Guerra Bianca in Adamello di Temù per ricordare l’ottantesimo anniversario della fine della Grande Guerra, dell’insensato massacro.
Si tratta di una selezione di 98 fotografie d'epoca scelte con l’intento di ricordare e di testimoniare i sacrifici di quegli uomini che furono costretti a donare le loro energie, le loro vite per combattere una guerra certamente non desiderata.
La mostra si sviluppa in tre sezioni che, partendo dalla cronistoria degli avvenimenti bellici avvenuti sull’Adamello nel 1918, mostrano cosa realmente volesse dire la parola guerra: Uomini che diventano per forza di cosa uccisori di altri Uomini, Uomini che soffrono, Uomini che muoiono, Uomini che lasciano alla loro famiglia solo una croce su cui piangere.
Questo è il titolo di una mostra tematica realizzata dal Museo della Guerra Bianca in Adamello di Temù con l’intento di ricordare temi, specialmente i meno noti, della Prima Guerra Mondiale combattuta e soprattutto vissuta ogni giorno, per quasi quattro anni, su montagne che fino ad allora erano una prerogativa di pochi : le montagne del massiccio dell’Adamello.
Questa mostra è dedicata proprio ad uno di quei pochi che ha amato l’Adamello prima della Guerra, durante la Guerra ed ha continuato ad amarlo dopo il conflitto : a 20 anni dalla sua scomparsa vogliamo ricordare l’Alpino Skyatore Sperandio Zani, il fondatore del Museo.