L'attività di tutela e valorizzazione del patrimonio diffuso si esplica innanzitutto con l'individuazione, il censimento e la catalogazione sistematica dei singoli beni, che si traduce in una conoscenza progressivamente più approfondita del Patrimonio stesso.
Nell'ambito dell'attività ordinaria del Museo vi è lo svolgimento sistematico di una campagna permanente di censimento dei manufatti (fortificazioni, viabilità militare, ecc.) finalizzata all'estensione ed all'approfondimento della conoscenza del patrimonio della Prima Guerra Mondiale diffuso sul territorio della Lombardia.
A questa prima indispensabile fase conoscitiva seguono le azioni di conservazione e, nel caso dei beni più significativi e meglio conservati, le azioni di valorizzazione e di comunicazione al pubblico dei contenuti storici e delle valenze culturali associate.
I beni sono così inseriti nell'ambito di percorsi di turismo culturale integrato organizzati per temi. All'interno di questi sono individuati gli itinerari di visita, successivamente proposti al pubblico.
Criteri per la conservazione dei Beni immobili
Si è definito di uno specifico sistema di catalogazione dei beni immobili della Prima Guerra Mondiale: nel corso degli ultimi tre anni il sistema è stato applicato con successo al censimento sistematico dei manufatti e della viabilità militare situati sul territorio del Parco Culturale Integrato, i cui primi risultati sono in corso di pubblicazione.
Interventi di tutela dei beni immobili
E' grazie al lavoro ed al sacrificio profuso prima e durante la Prima Guerra Mondiale da innumerevoli soldati ed operai militarizzati che oggi le montagne della Lombardia sono ricche di significativi manufatti storico-militari e sono facilmente accessibili tramite una fitta rete di strade, mulattiere e sentieri.
Salvare questi manufatti è un dovere morale nei confronti degli uomini che, nell'inferno della guerra, furono inviati a popolare persino le vette più inaccessibili delle montagne del fronte, ed a costruire strade, realizzare trincee e camminamenti, gettare ponti e passerelle dove mai nessuno prima di allora aveva posto piede.
Il Museo della Guerra Bianca è da tempo impegnato nell'individuazione di elementi e strutture militari da salvare dall'abbandono e dalla distruzione: queste testimonianze, recuperate e valorizzate in un contesto adeguato possono diventare tratti vivi di un grande museo all'aperto, unico e irripetibile.
Questa è stata la prima e più importante finalità del Parco Culturale Integrato "La Guerra Bianca: il suo territorio, le sue genti", promosso a partire dal 2002 dal Museo, con il sostegno della Regione Lombardia, finalità poi estesa agli altri progetti sviluppati nel corso degli anni dal Museo: Frontiera Nord, Fortezze in Lombardia e Difesa del Lario.
Alla fase conoscitiva seguono le azioni di conservazione: preventivamente a qualunque azione diretta, è essenziale individuare uno o più enti territoriali o associazioni in grado di assumere la responsabilità della conservazione a lungo termine dei manufatti e della viabilità militare oggetto del progetto di recupero; solo una volta creata questa condizione di garanzia il Museo provvede a fornire gli strumenti tecnico-scientifici per le operazioni di ripristino e di manutenzione ordinaria nel tempo.
In alcuni casi il coinvolgimento diretto delle istituzioni che gestiscono il territorio, quali il Parco Nazionale dello Stelvio ed il Parco Naturale dell'Adamello, ha permesso la realizzazione di interessanti interventi di recupero dei percorsi e dei siti storici più significativi. A questi interventi il Museo ha contribuito con dando il supporto tecnico-scientifico necessario affinché fossero progettati ed eseguiti con i criteri più rigorosi, nel massimo rispetto per le valenze storiche, umane e culturali dei manufatti.
I lavori di recupero non sono finalizzati alla sola tutela del patrimonio storico: tutto questo non avrebbe senso senza una adeguata valorizzazione che consenta di trasmettere ad un pubblico il più ampio possibile i contenuti culturali ed i valori etici che accompagnano una corretta lettura dei manufatti nel loro contesto di origine. Così i manufatti recuperati sono stati inseriti inseriti nell'ambito di percorsi di turismo culturale integrato, a loro volta organizzati in numerosi interessanti itinerari di visita che si snodano sul territorio di alta e media quota compreso tra il Passo dello Stelvio e il Lago di Garda. Lungo alcuni di questi itinerari, intesi come itinerari educativi e didattici, il Museo organizza l'attività di accompagnamento storico.
Percorsi di turismo culturale:
Considerevoli risorse sono dedicate alla predisposizione di percorsi di turismo culturale integrato, strutturati in itinerari di visita (anche scolastici). L'organizzazione dei percorsi entro pochi ambiti tematici ben definiti riguardanti territori assai ampi, consente una migliore comprensione del patrimonio ed una sua promozione su ampia scala, ottimizzando al massimo le scarse risorse normalmente disponibili.