Quinto appuntamento culturale itinerante che il Museo di Temù propone con l’intento di ricordare la Prima Guerra Mondiale combattuta e soprattutto vissuta ogni giorno, per quasi quattro anni, in Valle Camonica, guerra che ha segnato in modo indelebile i suoi abitanti, i suoi paesi, le sue montagne. Per questo motivo si vuole ricordare un tema un po’ sbiadito della storia di guerra sull’Adamello, per cercare, ancora una volta, di comprendere quegli uomini dell'uno e dell'altro fronte che diedero il meglio della loro gioventù per combattere una guerra certamente non desiderata e oggi salvare i manufatti, che sono la testimonianza più fedele e diretta di quanto lavoro e sacrificio vennero profusi, diventa un dovere nei confronti di coloro che, nell’inferno della guerra, avevano popolato le vette più inaccessibili delle nostre montagne.
Sesto appuntamento culturale itinerante che il Museo di Temù propone con l'intento di ricordare i temi, specialmente quelli meno noti, della Prima Guerra Mondiale combattuta e vissuta ogni giorno, per quasi quattro anni, sulle montagne del massiccio dell'Adamello, che fino ad allora erano una prerogativa di pochi e che oggi, grazie anche alle infinita rete di strade e sentieri costruiti proprio dai soldati, possono essere facilmente visitate con riverente rispetto.
Nell'ambito dell'attività culturale dell'anno 2002, il Museo della Guerra Bianca in Adamello di Temù ha proposto una mostra fotografica dedicata alle montagne del massiccio dell'Adamello, in occasione dell'Anno Internazionale della Montagna.
Nel 2004, in occasione della Giornata Internazionale della Montagna (11 dicembre), la mostra è stata riordinata per essere esposta al Complesso del Vittoriano, a Roma.
Nell'ambito dell'attività culturale per la stagione estiva del 2003, il Museo della Guerra Bianca in Adamello ha riproposta la mostra fotografica realizzata nel 1996. Si tratta certamente di un evento inconsueto per il Museo, solito a presentare rassegne tematiche sempre nuove, ma si è voluta accontentare la forte richiesta che da tempo giungeva dai visitatori.
La mostra propone un itinerario fra le testimonianze di architettura militare della Grande Guerra, combattuta sulle montagne comprese tra il Passo dello Stelvio e il Lago di Garda. Un percorso per riscoprire particolari poco noti ma essenziali di quella drammatica pagina della storia che fu chiamata Guerra Bianca.
La sequenza di immagini costituisce il seguito della mostra allestita nel 2004. La nuova mostra del 2005 propone un percorso ideale nella storia e nella natura lungo i 170 chilometri del fronte di guerra lombardo. Frutto del lavoro del Parco Culturale Integrato "La guerra Bianca: il suo territorio, le sue genti" sulle testimonianze di architettura militare della Grande Guerra, accompagna la pubblicazione del secondo volume di Walter Belotti sugli itinerari di turismo culturale dedicati alla scoperta ed alla valorizzazione del ricchissimo patrimonio storico e naturalistico presente in Lombardia dal Passo dello Stelvio al Lago di Garda.
Il Forte di Fuentes sorge sul Montecchio Est, nel Pian di Spagna. Fu costruito tra il 1601 e il 1605. nel 1603 però il Forte era già attivo nonostante restassero da terminare alcune strutture. Gli ultimi lavori (in particolare la Chiesa di Santa Barbara) furono terminati nel 1608.
Il Forte fu voluto dal governatore spagnolo di Milano, Don Pedro Enriquez de Acevedo, Conte de Fuentes, per difendere il confine con i Grigioni che allora si trovava a poca distanza da Colico. La posizione del Forte è strategica poiché, trovandosi alla confluenza di Val Chiavenna e Valtellina, può agevolmente controllare le due direttrici.
Dal luglio 2011 è aperta al pubblico la nuova sede espositiva di Temù: qui sono esposte molte centinaia di oggetti recuperati direttamente sul terreno, presentati con testi e immagini storiche che aiutano il visitatore a comprendere gli elementi più caratteristici della Guerra vissuta e combattuta in alta quota: il muoversi e l’abitare, la sopravvivenza al clima, l’uso delle armi, dell’artiglieria, dei sistemi di trasporto e delle diverse attrezzature per la montagna, la vita di trincea in condizioni estreme, la sofferenza e, infine, la morte.
Alla base della realizzazione del nuovo stabile e del nuovo percorso espositivo c’è uno specifico progetto scientifico sviluppato dalla Commissione Tecnico-scientifica del Museo sia per valorizzare al meglio le peculiarità delle collezioni del Museo, sia per soddisfare gli standard di qualità regionali e ministeriali relativi ai servizi museali, in particolare l’ “Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei” (D.Lgs. N.112/98 art.150 comma 6 del Ministero per i Beni e le Attività Culturali).
La missione specifica cui tende il progetto scientifico del nuovo allestimento consiste nella valorizzazione degli elementi caratteristici della Guerra Bianca, “guerra di uomini, animali e materiali, combattuta per quattro anni sulle più alte quote di tutti i fronti della Prima Guerra Mondiale”. Tale assunto di base è stato il criterio informatore delle innumerevoli scelte fatte nel corso dell’attività progettuale sia per quanto riguarda il percorso espositivo sia per l’organizzazione della nuova struttura operativa. La presentazione al pubblico di beni musealizzati non può prescindere dallo studio approfondito del loro contesto originario. Anche alla luce delle esperienze espositive innovative di altri musei storici europei, il percorso di visita è stato realizzato in modo che risulti didatticamente coinvolgente nell’ambito di un corretto rapporto spazi-immagini-suoni: esso deve infatti facilitare al visitatore la comprensione delle valenze associate agli oggetti senza distorcerne la realtà in rappresentazioni coreografiche troppo spinte. A questo è stata associata la necessità primaria e imprescindibile della corretta conservazione dei beni attraverso opportuni sistemi di sicurezza e di controllo ambientale.
La nuova sede offre:
Dal 2 marzo 2009 la magnifica struttura di Forte Montecchio Nord a Colico è stata affidata dal Comune di Colico al Museo della Guerra Bianca per realizzarvi una nuova sede museale dedicato alla Grande Guerra in Lombardia ed il relativo centro studi e documentazione.
La vecchia esposizione del museo era sita in via Adamello 1 a Temù (bs), venne realizzata nel 1984 e smantellata nell’estate del 2011 a seguito del trasferimento delle collezioni nell’attuale sede di Via Roma 40. Per pura curiosità e memoria storica riportiamo la descrizione di tale vecchio allestimento.