Il Museo della Guerra Bianca propone questa mostra con l'intento di ricordare i temi, specialmente meno noti, della Prima Guerra Mondiale combattuta e vissuta ogni giorno, per quasi quattro anni, sulle montagne del massiccio dell'Adamello, ambiente severo fino ad allora prerogativa di pochi.
La catena adamellina nel corso della Grande Guerra, oltre che teatro di sanguinose battaglie e di imprese alpinistico-militari eccezionali, è stata anche momento di scoperta, dal lato fotografico, di immensi e immacolati scenari naturali fino ad allora sconosciuti.
Questa mostra si pone tra gli obiettivi principali quello di far riscoprire agli appassionati della montagna l'immenso patrimonio storico-culturale riguardante l'area interessata dagli eventi bellici, compresa tra il Passo del Gavia e il Passo del Tonale da un lato e la zona dei ghiacciai dell'acrocoro adamellino dall'altro, all'interno dei perimetri del Parco Naturale dell'Adamello e del Parco Nazionale dello Stelvio.
In questa rassegna sono messe a confronto numerose immagini d'epoca, con fotografie recenti riguardanti le medesime zone, così da evidenziare i notevoli cambiamenti avvenuti nel corso di quasi 90 anni e le mutate conformazioni morfologiche, specialmente delle zone glaciali, che in molti luoghi hanno radicalmente modificato l'aspetto del paesaggio.
L'esposizione è strutturata su un centinaio di immagini facenti parte delle collezioni del Museo, per lo più inedite, attraverso le quali sarà possibile ricostruire un quadro completo sugli scenari dei campi di battaglia e sul vasto territorio, costituito da vette strapiombanti e inaccessibili, ghiacciai e ambienti inimmaginabili, sul quale i due eserciti in lotta si sfidarono nel corso dei quattro anni di guerra.
Tutte le fotografie sono in formato 30 x 40 cm e sono presentate su cornici a vetro da cm 35 x 50. Delle stesse misure sono i pannelli di testo. Complessivamente la mostra è costituita da # pannelli.