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Domenica, 29 Settembre 2013 17:45

Conservazione dei beni mobili

La conservazione degli oggetti

La tutela dei beni mobili che provengono dal territorio richiede una profonda conoscenza degli oggetti, dei loro materiali costituenti e delle molteplici situazioni di degrado: la complessa attività di musealizzazione procede dal monitoraggio del territorio per l'individuazione ed il recupero degli oggetti, al loro riconoscimento, inventario, studio, catalogazione e, in parallelo al loro trattamento conservativo. La prima collocazione dei beni è in ambienti di deposito dove si realizzano le migliori condizioni affinchè sia possibile garantirne la sopravvivenza, a lungo termine. Soltanto in una fase successiva è possibile approfondire la conoscenza e individuare la possibilità di una collocazione all'interno del percorso espositivo.

Uno dei filoni di ricerca consiste nella definizione di linee guida e criteri tecnico scientifici per il trattamento e la conservazione delle Armi e dei Beni Storico-militari: la ricerca è sfociata nella redazione dell'ampio manuale tecnico-scientifico dal titolo "Armi e Beni Storico-militari, trattamento e conservazione - linee guida e criteri tecnico scientifici"; il manuale, ora in via di pubblicazione col sostegno del Comitato tecnico-scientifico speciale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per il patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale, è già stato accolto quale testo di riferimento dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia e dalla Soprintendenza per i Beni Storico-artistici della Provincia di Trento.

Sistema di catalogazione dei beni mobili

Uno dei principali filoni di ricerca è la definizione del sistema di catalogazione delle Armi e dei Beni Storico-militari (inizialmente scheda STM), sistema proprietario di cui il Museo detiene il copyright, che nel 2003 è stato accolto quale standard dal SIRBeC (Sistema Informativo Regionale per i Beni Culturali) della Regione Lombardia attraverso la scheda PSM (Patrimonio Storico Militare) unica nel suo genere a livello nazionale. Dal 2006 il sistema di catalogazione è stato distribuito a tutti gli enti della regione che si dedicano alla catalogazione dei beni. Il sistema, presentato tramite la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, è stato vagliato da parte dell'I.C.C.D. (Istituto Centrale di Catalogazione e Documentazione) che ha verificato la possibilità di adottarlo quale standard nazionale. Negli anni successivi si è passati alla catalogazione online attraverso SIRBeCWeb, un’immensa banca dati della cultura lombarda accessibile a tutti.

Letto 4369 volte Ultima modifica il Domenica, 07 Gennaio 2024 13:45