Le vicende narrate dall’autore, Alberto Cavaciocchi, comandante della 5a divisione di fantieria posizionata sul fronte lombardo della Grande Guerra, costituiscono gli episodi più emblematici della “Guerra Bianca”. Questa guerra atipica, mai prima combattuta a tali altezze, richiedeva nuove regole, nuove tattiche che gli eserciti non avevano mai applicato prima, dotandosi quindi di strumenti bellici e logistici innovativi.
Tuttavia il suo significato più umano e profondo va oltre l’aspetto militare. Esso affonda le proprie radici nello spirito e nel sacrificio degli uomini che quella guerra hanno combattuta in condizioni a volte spaventose, affrontando un nemico comune spesso molto più pericoloso delle pallottole e delle granate avversarie: riuscire cioè a sopravvivere fino oltre 35° sottozero, con le valanghe che seppellivano interi reparti in marcia verso le posizioni più elevate, ove gli uomini erano costretti per lunghi periodi in condizioni igieniche e sanitarie ore inimmaginabili.
E’ a questo sacrificio che questo libro intende ispirarsi, come testimoniato dalle parole del suo autore nell’encomnio alle truppe del 20 maggio 1916:
“voi avete cancellato dal vocabolario militare alpino la parola impossibile”.
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
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