- autori: Kriegstagebuch Von Egon Ogriseg
- titolo: La breve guerra dell’alfiere austroungarico Ogriseg. 3 Marzo – 6 Giugno 1916 Strafexpedition
- curatori: AA.VV.
- editore: Edizioni D. & C. Povinelli
- luogo: Pinzolo (TN))
- anno: 2002
- pagine: 268
- formato: cm 21 x 29,7
- carta: patinata opaca 150 gr
- confezione: brossura con legatura in filo refe
- copertina: cartonato con rivestimento e sovracoperta con alette
- illustrazioni: si (257 illustrazioni)
- peso: circa 1,6 kg
Prezzo: euro 50,00
Libro disponibile per l’acquisto online e presso le biglietterie del Museo della Guerra Bianca in Adamello (Temù BS) e del Forte Montecchio Nord (Colico LC).
Descrizione:
Questo giovane allievo ufficiale austriaco rispecchia lo spirito che, specie all’inizio della Grande Guerra, animava i vari eserciti contendenti.
Anche se quei giovani venivano strappati dai loro affetti e dalle loro attività, i soldati, soprattutto le giovani reclute potevano sentirsi spinte verso il nuovo, verso possibili radicali mutamenti a livello internazionale che avrebbero favorito la propria Patria.
Egon Ogriseg, il giovane cadetto austriaco, di cui si parla, apparteneva a quell’Armata imperiale austro-ungarica, dove gli Austriaci erano una minoranza. Si sentiva quindi, come austriaco, maggiormente convinto ed animato a compiere per il Kaiser ed il vasto Impero, di cui si sentiva orgogliosamente suddito, il proprio dovere anche in modo eroico. Come tutti i soldati in tempo di guerra, lontani dalle proprie famiglie e dalle comunità di appartenenza, anche Egon ha momenti, in cui prevalgono nostalgia e tristezza.
Ma sono momenti passeggeri!
La certezza di poter un giorno ritornare nella sua Stiria, con l’orgoglio e l’entusiasmo di aver fatto pienamente il suo dovere e di poter rivedere tutto il mondo a lui caro, che anche egli ha contribuito a difendere, gli permettono di mantenere saldamente il suo impegno di soldato e di patriota convinto. Si, perché prima di tutto, prima di godere al pensiero del ritorno, è nella sua Patria che crede fermamente e nel contempo nella vittoria finale che sente sempre vicina e che una Patria così da lui tanto amata e rispettata, gli deve assicurare.
Ogriseg vive continuamente nel presente, superando ogni disagio ed ogni sacrificio che la guerra gli procura ogni giorno, certo con i disagi e i sacrifici sopportati con i commilitoni, si sarebbe raggiunta sicuramente la sospirata vittoria.
Così erano animati molti combattenti dei vari eserciti contendenti.
L’educazione familiare, la scuola, la propaganda, e tante altre singole o personali situazioni avevano formato dei giovani pronti anche a morire, se questo fosse stato loro richiesto. Visitando i Cimiteri Militari, si rimane sempre profondamente colpiti, soprattutto quando si nota la giovane età di molti Caduti.
Vite stroncate nel fiore degli anni, sogni e progetti svaniti, mamme, spose, fidanzate avvolte nel profondo incolmabile dolore, orfani indifesi.
Cosa ci direbbero oggi quei giovani lì sepolti, se ci potessero parlare?
Se si pensa poi ai Caduti che hanno potuto avere la pietà di una sepoltura e che sono morti senza una parola di conforto!
Egon ed il suo mondo di allora ci sembrano istintivamente lontani.
Questa pregevole pubblicazione con la storia del cadetto Egon Ogriseg ci deve far riflettere.
Le tristi vicende dei Caduti e delle Vittime civili della guerra ci devono convincere sull’importanza e la necessità di testimoniare e di difendere ogni giorno la Pace.
Indice generale dell’opera
pag. 6 | Introduzione (del Vice Console On. Mario Eichta) |
pag. 9 | Presentazione (di Vittorio Martinelli) |
pag. 23 | L’“Offensiva di Primavera” – “Strafexpedition” Cenni (di Vittorio Martinelli) |
pag. 78 | DIARIO DI EGON OGRISEG Alfiere Imperial Regio |
pag. 79 | Nota del traduttore in lingua tedesca (di Giacomo F. Maturi) |
pag. 216 | Note al diario (di Vittorio Martinelli, Siro Offelli e Mario Eichta) |
pag. 244 | bibliografia essenziale sulla Strafexpedition |
pag. 245 | Appendice – Comando 1a Armata – Ufficio Informazioni – Monografia N. 2 Altopiano di Lavarone e Luserna pag. |
pag. 246 | Ringraziamenti |
pag. 265 | Referenze fotografiche – Fonti dei documenti |
pag. 267 | Sommario |