Gli animali al fronte

In assenza di strade che consentissero il transito di carri e mezzi a motore fu fondamentale il contributo prestato dagli animali: come su tutto il fronte montàno, cavalli e muli furono reclutati in massa per il traino e per il trasporto a soma.

Ma questi prestanti soldati non erano in grado di tollerare le ostili condizioni degli ambienti glaciali: dopo un primo infruttuoso tentativo fatto con docili asinelli (che patirono soprattutto l’accecante riverbero della neve) furono messe a frutto con successo le recenti esperienze antartiche inquadrando decine di cani per il traino di speciali slitte appositamente costruite.

cani e conducenti al traino di una slitta per le corvée, presso il villaggio militare di Passo Garibaldi (3190m s.l.m. ca.), Vedretta del Mandrone; sullo sfondo il Venerocolo corvée su slitte trainate da asini presso i depositi del villaggio militare di Passo della Lobbia Alta (3020m s.l.m.) corvée con slitte trainate da cani, presso il villaggio militare di Passo Garibaldi (3190m s.l.m. ca.), Vedretta del Mandrone; sullo sfondo il Monte Venerocolo cani da slitta in ordinata attesa del rancio nel canile del villaggio militare di Passo Garibaldi (3190m s.l.m. ca.) corvée su slitte trainate da cani presso il villaggio militare di Passo della Lobbia Alta (3020m s.l.m.)